Quanto è sostenibile la mia alimentazione? -

Quanto è sostenibile la mia alimentazione?

A proposito di alimentazione sana e sostenibile - Metti alla prova le tue conoscenze con i nostri quiz e prove interattive!

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QUANTO È SOSTENIBILE LA MIA ALIMENTAZIONE?

Prima di rispondere al quesito, facciamo una breve premessa

Due delle maggiori sfide del nostro tempo sono la malnutrizione, con la sua doppia faccia di denutrizione o sovralimentazione, e il degrado delle risorse ambientali e naturali. Entrambi stanno accadendo ad un ritmo accelerato. Da diversi anni, il numero dei sottonutriti è in lento aumento e, allo stesso tempo, il numero di persone sovrappeso e obese in tutto il mondo sta aumentando a un ritmo allarmante. Il modo in cui produciamo e consumiamo cibo sta gravando sull'ambiente e sulle risorse naturali. Ad esempio, la produzione agroalimentare contribuisce tra il 20 e il 30% delle emissioni di gas ad effetto serra e rappresenta l'uso del 48% e del 70% rispettivamente della terra e delle risorse di acqua dolce a livello globale.

Per affrontare queste sfide, cinque anni fa è stata proclamata la Decade di azione delle Nazioni Unite sulla Nutrizione 2016–2025 (UN Decade of Action on Nutrition). In questo ambito si è posta l’attenzione sulla trasformazione dei sistemi agroalimentari a livello globale rivolta a promuovere diete sane e con alimenti prodotti in modo sostenibile, in linea con gli impegni presi durante la seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2) e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) dell'Agenda 2030.

Cosa si intende per diete sane e sostenibili?

Le diete sane e sostenibili sono modelli alimentari che:

  • promuovono tutte le dimensioni della salute e del benessere degli individui;
  • hanno una bassa pressione e impatto ambientale;
  • sono accessibili, convenienti, sicure ed eque;
  • e sono culturalmente accettabili.

Gli obiettivi delle diete sane e sostenibili sono:

  • raggiungere una crescita e uno sviluppo ottimali di tutti gli individui e sostenere il funzionamento e il benessere fisico, mentale e sociale in tutte le fasi della vita per le generazioni presenti e future;
  • contribuire a prevenire tutte le forme di malnutrizione (quali denutrizione, carenza di micronutrienti, sovrappeso e obesità);
  • ridurre il rischio di malattie croniche non trasmissibili legate alla dieta;
  • e sostenere la conservazione della biodiversità e la salute del pianeta.

Questi principi guida adottano un approccio olistico al concetto di dieta, comprendendo le due dimensioni – sostenibilità e salubrità – e tenendo in considerazione le raccomandazioni nutrizionali internazionali, il costo ambientale della produzione e del consumo di cibo e l'adattabilità ai contesti sociali, culturali ed economici locali.

In quest’ambito si inserisce anche la strategia europea ‘Farm-to-Fork’, uno dei i pilastri chiave del Green Deal, che punta a sviluppare un sistema agroalimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente, dando così impulso alla transizione verso un sistema globalmente più sostenibile.

Esistono delle raccomandazioni nutrizionali circa la sostenibilità basate sull’evidenza?

Le diete sane e sostenibili sono sia un obiettivo che un mezzo per raggiungere la transizione dei sistemi agroalimentari attuali verso sistemi più sostenibili. Il concetto di sostenibilità è quindi diventato parte integrante della revisione delle Linee guida per una sana alimentazione operata nel 2018. Tale integrazione si è basata sulle evidenze scientifiche che si possono trovare nel capitolo 13 del dossier scientifico che accompagna la pubblicazione.

Nell’insieme, le evidenze vanno a sostenere l’opportunità di un aumento del consumo di alimenti di origine vegetale da parte dei consumatori per proteggere la loro salute e l’ambiente. Una dieta sana potrebbe non essere necessariamente una dieta sostenibile, mentre una dieta sostenibile è, per definizione, una dieta sana, tenendo conto della disponibilità locale, dell’ambiente e della cultura alimentare.

Le diete sostenibili devono essere per forza vegetariane o vegane?

La produzione di alimenti di origine vegetale tende ad avere un minore impatto sull’ambiente rispetto agli alimenti di origine animale. Non è però necessario diventare vegetariani o vegani per fare la differenza. La dieta mediterranea è un ottimo esempio di dieta sostenibile. Essa rappresenta un modello alimentare a basso impatto ambientale, principalmente grazie al maggiore consumo di alimenti di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale, in confronto ad altri modelli alimentari attuali. Se le popolazioni dei paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo aumentassero la loro aderenza alla dieta mediterranea si otterrebbe il doppio scopo di ridurre la pressione sulle risorse naturali (↓ emissioni di gas ad effetto serra, ↓ uso del suolo, ↓ consumo di energia, ↓ consumo di acqua) e migliorare il loro stato nutrizionale.

Che direzione sta prendendo la ricerca internazionale per promuovere le diete sane e sostenibili?

La comunità europea sostiene la ricerca attraverso bandi competitivi di finanziamento dedicati allo sviluppo di progetti per concretizzare gli ambiziosi obiettivi in materia di diete sane e sostenibili. Tra essi, il Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) è un'azione euro-mediterranea, avente lo scopo di prevedere soluzioni innovative comuni nel settore dei sistemi alimentari e dell'approvvigionamento idrico, migliorandone l'efficienza e contribuendo così, con un circolo virtuoso, alla salute e al benessere delle popolazioni.

Il progetto GourMed “Governance of food supply chain to equilibrate price and profits of high quality and safe Mediterranean foods”, finanziato dal Programma PRIMA, fornirà nuovi modelli di catene del valore alimentare (food value chains) mediterranee che garantiscano la qualità degli alimenti, la sostenibilità e la redditività, anche per piccoli attori della filiera, per avere mercati più equi e sostenibili. Il progetto, di durata triennale, è iniziato nel 2021 e al termine fornirà evidenze sui vantaggi delle filiere corte e delle varietà di prodotti locali dal punto di vista della sostenibilità economica, ambientale e sociale, e stilerà anche linee guida di attuazione.

Concludiamo con alcuni consigli pratici per una dieta sana e sostenibile

  • Mangiare più frutta, verdura e legumi
  • Mangiare i prodotti locali e di stagione
  • Evitare di mangiare più del necessario, soprattutto quando si tratta di alimenti voluttuari
  • Sostituire almeno una volta a settimana le proteine animali con quelle vegetali
  • Scegliere i cereali integrali
  • Scegliere i frutti di mare sostenibili
  • Mangiare con moderazione i prodotti di origine animale, come le carni rosse
  • Ridurre lo spreco di cibo
  • Evitare imballaggi inutili

Riferimenti bibliografici