L’aumento dell’esposizione umana alla luce artificiale è un effetto secondario spesso sottovalutato della crescita della popolazione mondiale e dell’aumento dei livelli di urbanizzazione. Un fenomeno che include la pubblica illuminazione all’aperto, il bagliore artificiale prodotto dalle aree altamente urbanizzate, ma anche l’esposizione alla luce a livello individuale, come l’illuminazione domestica e gli schermi luminosi (cellulari, PC, tablet).
Un’inappropriata ed eccessiva esposizione alla luce artificiale durante la notte o un’insufficiente esposizione alla luce diurna influenza infatti profondamente il ritmo circadiano delle persone (l'alternanza cioè sonno-veglia) e di conseguenza la loro salute e il loro benessere. In particolare, gli adulti sopra i 65 anni di età sono specialmente inclini a essere colpiti da questa alterazione dell’orologio biologico, con conseguenze pericolose per l’epigenetica e il metabolismo, dalla predisposizione alle malattie, inclusi i tumori, alla neurodegenerazione, fino alle malattie psichiatriche. Migliorare le nostre conoscenze degli effetti che l’illuminazione artificiale ha sulla salute può quindi permettere di contrastare questi impatti negativi, anche attraverso linee guida per sviluppare adeguate strategie di illuminazione urbana.
Questo è l'obiettivo di ENLIGHTENme, un progetto europeo che coinvolge esperti provenienti da diverse aree scientifiche, come la pianificazione urbanistica e la ricerca medica, e che intende studiare l’impatto che l’illuminazione indoor e outdoor ha sulla salute umana, specialmente sulle persone anziane. Inoltre, ENLIGHTENme si propone di sviluppare e testare soluzioni innovative e politiche per migliorare la salute e il benessere nelle città europee.
Il cervello è un organo straordinario, affascinante e per certi versi ancora misterioso. Miliardi di neuroni creano connessioni che ci permettono di vedere, ascoltare, camminare, correre, ricordare, dimenticare, parlare, capire, emozionarci. Il cervello elabora informazioni in continuazione ma non è una macchina instancabile e se impariamo a conoscerlo e a riconoscere i suoi segnali, possiamo aiutarlo a mantenerlo in forma. Ma che segnali ci manda? Il cervello non sente dolore! Eppure, attraverso il mal di testa è in grado di dirci che è in riserva. Leggi la nostra brochure per saperne di più.
E ricorda, una buona igiene del sonno aiuta il benessere del cervello ... e anche il tuo!